Il Consiglio comunale di Anzio ha approvato le aliquote Imu per il 2026, confermando così i valori dell’anno precedente. Sono state accolte anche le variazioni al piano triennale delle opere pubbliche, con 15 voti favorevoli e 5 contrari, insieme alla modifica del bilancio di previsione triennale. Inoltre, è stata autorizzata la sottoscrizione della convenzione di adesione e il regolamento della Stazione unica appaltante della Città metropolitana di Roma Capitale.
È stato approvato il riequilibrio del piano economico-finanziario relativo al contratto di concessione dell’impianto natatorio del Comune di Anzio con Anzio Waterpolis. Questo adeguamento è stato necessario a causa dell’aumento dei costi energetici, per un importo differenziale di 248.000 euro riferito agli anni 2022 e 2023, e comporterà un prolungamento del contratto di tre anni.
Le dichiarazioni dell’assessore al bilancio
“Abbiamo raggiunto questo risultato dopo un’attenta serie di verifiche – ha dichiarato l’assessore al bilancio, Antonino Buscemi – la discussione era iniziata con la commissione straordinaria e ha coinvolto un confronto con il gestore, oltre all’impegno degli uffici e della commissione bilancio, nonché dei revisori dei conti. In sintesi, stiamo riconoscendo esclusivamente l’aumento dei costi energetici come indicato dal Nucleo di consulenza per l’Attuazione delle linee guida per la Regolazione dei Servizi di pubblica utilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Nars).
Rispetto alla richiesta iniziale della società per un prolungamento del contratto di 6, 11 e 20 anni, abbiamo concesso solo 3 anni e non sono stati previsti ulteriori ristori oltre a quelli già concessi in base alla normativa emergenziale Covid, per i quali il concessionario ha già ricevuto riconoscimenti non dal Comune.”
Infine, è stata approvata la modifica del regolamento per la gestione del porto turistico di Anzio, che prevede migliorie significative. Sono stati rivisti i limiti di tolleranza delle imbarcazioni in percentuale rispetto alle loro dimensioni e la procedura per liberare più facilmente i posti occupati illecitamente.