Durante il processo di appello bis per l’omicidio di Serena Mollicone, il maresciallo Gaetano Evangelista ha testimoniato riguardo a un’informativa consegnata nel 2007 al comandante del nucleo investigativo dei Carabinieri di Frosinone, Caprio. Evangelista ha dichiarato: “Me la restituì chiedendomi di rimodularla, rimuovendo le parti salienti riguardanti i carabinieri”. L’ex comandante della caserma di Arce ha aggiunto: “Ho seguito l’ordine, l’ho fatta rileggere al mio collaboratore, l’ho firmata di nuovo e l’ho riconsegnata al nucleo investigativo. Non ho ritenuto di apportare modifiche, dato che si trattava di un reato di omicidio e la trasmisi per ulteriori riscontri tecnici”. Il maresciallo ha anche menzionato l’attività di depistaggio e le anomalie da lui riscontrate nell’informativa.
Durante l’udienza, ha preso la parola l’ex comandante della caserma dei Carabinieri di Arce, Franco Mottola, attualmente imputato insieme alla moglie e al figlio per concorso in omicidio. Mottola ha affermato: “Siamo innocenti delle accuse che ci perseguitano da anni. Non abbiamo nulla a che vedere con la morte di Serena Mollicone: non l’abbiamo uccisa, né picchiata, né immobilizzata con nastro adesivo o fil di ferro, né trasportata a Fontecupa”. Ha proseguito denunciando di essere vittima di “intuizioni, illazioni e congetture investigative infondate, faziose e contraddittorie, frutto di pettegolezzi di paese e di una caccia alle streghe mirata a colpire l’Arma dei Carabinieri, alla ricerca di un ‘mistero che non esiste’”.